Il santo, i giovani e la prima tappa del cammino fiorentino

Di Emiliano Tognetti

Qual è un modo santo e sano di cominciare la settimana santa nell’anno della Misericordia? Ovviamente quello di pregare, stare insieme e condividere un’esperienza di fede provando a conoscere qualcosa dei nostri fratelli maggiori: i santi.

è quello che hanno fatto i Giovani del Rinnovamento dell’area fiorentina lo scorso 20 marzo nella prima tappa del “Cammino Giovani”, dopo l’avvio dell’area pisana e senese.

Tanti giovani, provenienti dalle diocesi di Firenze, Fiesole, Prato, Pistoia ed Arezzo, si sono trovati presso il convento delle “Suore Domenicane dello Spirito Santo” dove hanno trascorso una giornata con Dio, in Cristo ed alla presenza dello Spirito Santo.

Assieme ad alcuni fratelli dell’area pisana, hanno provato l’immersione nella pace della preghiera carismatica: il luogo prescelto infatti era letteralmente integrato nella natura e tutti hanno avuto la percezione che la creazione stesse pregando con noi.

L’insegnamento e la condivisione, non hanno mancato di soffermarsi a far riflettere su due opere di misericordia: consolare gli afflitti e vestire gli ignudi. e qual’è il filo particolare che lega queste due opere? La dignità dell’essere umano, che trova la sua pienezza in Cristo.

E cosa può fare questo filo, se non fare vedere la complessità e la bellezza delle relazioni interpersonali con i fratelli e le sorelle, figli dello stesso Padre?

Il pomeriggio ha visto tre momenti particolarmente ricchi di significato: la visita della struttura, con la guida delle suore, che ci ha mostrato la figura di mons. Pio Alberto del Corona, beato e vescovo di San Miniato a cavallo fra 800 e 900.

E come poteva questo filo rosso non portarci fra le braccia di fratelli e sorelle che hanno avuto la nostra stessa età prima di noi e hanno la ricchezza dell’esperienza da donarci? Ed infatti così è stato! Nel pomeriggio, abbiamo fatto festa con gli anziani della casa di riposo della struttura domenicana e si sono rivelati dei tesori di grazia infinita, tanto che noi abbiamo appreso da loro molto di più di quanto potessimo immaginare.

La giornata, non poteva non concludersi con l’incontro con l’eucaristia! E la messa conclusiva, ha fatto si che la giornata e la settimana santa incominciasse con la pienezza della grazia e con Colui che tesse la nostra vita fin dal seno di nostra madre: Gesù Cristo nostro Signore.

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