Dagli universitari di Siena con i “Giullari di Dio”

di Emiliano Tognetti

Si sa che San Francesco era chiamato “il giullare di Dio” per la sua Gioia irrefrenabile dopo l’incontro con il Signore. È noto anche che fra i giovani, credenti e non, due santi hanno ancora un certo rispetto ed ascolto: Francesco d’Assisi e Giovanni Paolo II.

Questi due santi sono stati in un certo senso i protettori della missione che la Cappella Universitaria di Siena, CAP. UNI. SI., ha organizzato nella città del Palio dal 18 al 23 ottobre, con l’apertura e la conclusione presiedute dall’arcivescovo mons. Antonio Buoncristiani.

San Francesco era presente principalmente con i suoi figli, i frati minori del convento di Monte alle Croci di Firenze e con Giovanni Paolo II è stato il santo di cui è stata fatta memoria sia dal suo motto evangelico “non abbiate paura”, che è stato il tema della missione, sia per la messa conclusiva della missione, nella sera del 22 ottobre.

Questa missione aveva già un carattere speciale: ricorrono quest’anno i 25 anni di attività della Cappella Universitaria che nel corso degli anni è diventata un’istituzione per tanti studenti di Siena che hanno trovato in lei come una seconda casa, una seconda parrocchia ed un punto di riferimento per credenti e non ancora credenti.

Questi giorni, che hanno visto la partecipazione di giovani di Siena, con altri provenienti dal resto della Toscana, dalla Gi. Fra. al Rinnovamento nello Spirito regionale, sono stati un tripudio di musica e di festa, di incontri e di testimonianze che hanno reso diverso la settimana che precede l’inizio dell’anno accademico, che conclude il tempo della missione di evangelizzazione.

Credetemi, sarà perché ero presente, ma la cosa che alla gente per strada è rimasta più impressa era vedere dei frati e dei giovani, tanti giovani, ballare e fare allegria, portare la gioia dell’incontro con Cristo ed avere degli abbracci gratis o delle parole di conforto o di stimolo in una vita spesso grigia o triste.

Vedere una città meravigliosa come Siena che, con la frenesia del lavoro e il caos dei tempi moderni, ha rischiato di perdere il patrimonio di spiritualità e di colori che l’hanno caratterizzata per secoli, ricolorarsi per alcuni giorni dei colori del Cielo.. beh, non è stato già questo un dono da poco!

La semina non è stata cosa facile, ma anche se solo una persona fosse stata raggiunta, ne sarebbe valsa la pena! Dio organizza una mega festa ed una missione per raggiungere un solo cuore.. non è di per se straordinario? Figuriamoci con una carica di allegria e gioia così!

E tutta la giornata è stata scandita da questa frenetica festa del cielo! Al mattino gli incontri nelle scuole e nelle università per disturbare una quiete che troppo spesso spenge le energie, i cervelli ed i cuori degli studenti e degli universitari. Tanti giovani sono rimasti impressionati ed interessati dal racconto e dalla testimonianza di tanti loro coetanei, con storie simili alle loro, che hanno visto la loro vita rivoluzionata dall’Amore. Tanti hanno ignorato o fatto orecchie da mercante, ma si sa, la libertà sta anche nel rifiutare un invito.

Il pomeriggio ha invece visto Siena animata dal flash mob che i giovani missionari con i frati proponevano ai cittadini e ai turisti: non di rado anche alcuni di loro hanno partecipato all’animazione ed al ballo. Questo per invitare la sera alla Cappella Universitaria dove c’era un incontro diverso e ricco di significato:

la sera di Mercoledì c’è stata Maria Grazia Magrini, vicepostulatrice della causa di beatificazione di Chiara Luce Badano.

Giovedì sera è stata la volta di Don Luigi Maria Epicoco, sacerdote dell’aquila e scrittore, di cui a breve potrete vedere l’intervista e l’intervento della serata.

Venerdì Beatrice Fazi, è stata ospite della missione, dove con la consueta gioia di chi ha incontrato Cristo, ha offerto ai presenti la sua testimonianza che potrete riascoltare sui nostri canali.

Ma è al sabato che, con la messa in memoria di San Giovanni Paolo II, si è avuto il momento reale di incontro con quel Gesù tanto annunciato: la messa e l’adorazione eucaristica “Una Luce nella Notte” hanno permesso a chi ha accettato l’invito di poter avere almeno un momento per stare con Gesù e parlare con Lui vis-à-vis e potergli affidare ciò che il cuore desiderava più ardentemente.

La domenica è stato il momento in cui i giovani e gli universitari hanno affidato alle mani di Dio l’inizio dell’anno accademico con la messa presieduta dall’arcivescovo.

Questo però non è certamente un appuntamento spot, ma l’inizio di una semina che nel futuro porterà molto frutto e permetterà a tanti senesi di riscoprirsi o scoprirsi “sale della terra e luce del mondo”.

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