La giornata del cammino giovani di Pisa: due testimonianze al prezzo di una

Di Emiliano Tognetti

Sono ben due le testimonianze della giornata giovani di Pisa, che si è tenuta lo scorso 01 luglio tema: “Le relazioni”.

Due sorelle, Rossella e Sara, ci hanno fatto avere la loro testimonianza, che vi trasmettiamo di seguito.

Buona lettura:

La testimonianza di Rossella:

Sabato 1 luglio abbiamo vissuto l’ultima tappa giovani di questo anno, un altro piccolo tassello aggiunto a questo meraviglioso progetto di comunione e di crescita che Gesù ha preparato per noi.

Il pomeriggio è partito all’insegna della Lode, dapprima con una breve introduzione della nostra sorellina Assunta, che ci ha parlato di cosa sia e di cosa significhi lodare, e a seguire con la preghiera vera e propria, che ha aperto ancora di più i nostri cuori al ringraziamento e alla gratitudine verso Dio.

Un meraviglioso canto in lingue è salito al cielo come invocazione allo Spirito Santo. Spirito che non si fatto attendere, come confermato dalla Parola: “[1]Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. [2]Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. [3]Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; [4]ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.” At 2, 1-4.

Grati per essere stati ascoltati ed esauditi dal Padre, siamo entrati nel vivo della seconda parte del programma, l’insegnamento di Sara su un tema che può sembrare scontato, ma che non lo è affatto: le relazioni.

È stato importante osservare che la prima relazione che conta sul serio è quella con noi stessi. Difatti, senza una piena comprensione e accettazione dei nostri pregi e dei nostri difetti, tutti gli altri rapporti finirebbero per essere ambigui, privi di sincerità. La nostra vita è una corsa continua. Si corre per il lavoro, per l’università, per gli impegni, si corre per non stare mai dietro agli altri, per stare al passo, per arrivare in testa. Finisce così che non si ha mai un minuto per fermarsi e per riflettere sulla domanda: “Ma chi sono io davvero?”. Io stessa me lo sono chiesta tante volte, e spesso non sono stata in grado di darmi una risposta.

Oggigiorno viviamo un tempo particolare che è quello dei social network, che ci permettono di essere chi vorremmo essere o, meglio ancora, chi gli altri vorrebbero che noi fossimo… Siamo sempre alla ricerca di consensi, accettazione, like. Una ragazza ha passato un’intera settimana chiusa in casa fingendo di essere stata in Thailandia solo perché gli altri lo credessero, forse perché la sua vita reale non sarebbe stata altrettanto interessante. Rischiamo di inseguire il nostro alter ego ideale facendo poi la fine di Narciso, tanto innamorato della sua immagine riflessa nell’acqua da cadere nel fiume nel quale si specchiava.

Per capire ancora meglio il significato di queste parole ci è stato proposto un gioco: scrivere su un foglietto un nostro pregio, un nostro difetto, o la persona che vorremmo essere. Su un cartellone raffigurante la home di Facebook sono state copiate tre frasi a caso su cui ognuno di noi ha inserito una “reaction” a piacere: mi piace, Love, Sigh, Grrr, Wow. La cosa divertente è stato notare come tutte le reazioni fossero diverse! Ma qui viene il bello… Dopo un breve momento di preghiera nel quale ci siamo riconosciuti a vicenda dei talenti che forse non sapevamo di possedere, abbiamo finalmente scoperto la reaction per eccellenza, quella di nostro Signore. Ci siamo accorti di quanto un mi piace ricevuto per uno status risulti il più delle volte sterile, fine a se stesso.

Ma Gesù va oltre, Lui non si limita ad avere una reazione virtuale. Gesù agisce, opera, e ci offre la sua misericordia! La stessa che anche noi dobbiamo imparare a usare per essere davvero le sue mani, i suoi piedi, la sua bocca, le sue orecchie, il suo strumento di amore nel mondo. Senza scordarci di cominciare da chi ci è più vicino… parenti, amici, colleghi di lavoro e di università.

Gli spunti di riflessione per questa giornata, proseguita poi con la messa e la pizzata finale, sono stati davvero tanti. Credo però di aver imparato soprattutto due cose: l’importanza di una “semplice” domanda come “Chi sono io?”, e il tempo che occorre trovare per la risposta; la consapevolezza di avere pregi e difetti come chiunque, ma ancor di più il coraggio di accettarli e amarli come già Qualcuno ha fatto prima di me, Gesù, colui che “non fa preferenze di persone” At 10, 34-35.”

La testimonianza di Sara:

“Ciao a tutti fratellini e sorelline, vorrei testimoniare quanto Gesù è grande, alla giornata giovani ho percepito fin da subito la sua presenza avevo bisogno di sentire il suo immenso amore e oltre al tema importante e significativo che è stato affrontato cioè quello sulle relazioni quindi quanto sia difficile relazionarsi con le persone perché troppo impegnate con il cellulare, computer insomma tutti mezzi che ci isolano dal mondo esterno reale per restare “intrappolati ” nel mondo virtuale dove si perde ogni relazione con gli altri, le conoscenze avvengono via Facebook o tramite altri social condividendo anche ogni attimo della nostra vita con gli altri solo per il gusto di far vedere un tuo successo raggiunto importante e quindi cercando di avere più like possibile per sentirsi importante e di conseguenza ti perdi anche quel momento perché è più importante condividerlo che viverlo …oltre a questo c’è stato un momento particolare dove parlavamo anche dell’accettare noi stessi come Dio ci ha creato ma di accettare anche gli altri e c’è stato chiesto di scegliere un fratello/sorella e di dirli sia i suoi pregi ma anche difetti è stato un momento bellissimo è venuta questa sorella da me e in lei ho visto gli occhi di Dio sentivo che in quel momento non era lei a parlare ma lui è mi ha dato quel conforto di qui avevo bisogno, e ho capito che anche se io mi dimentico di lui, lui non si dimentica di un figlio e delle sue necessità dobbiamo solo capire che i suoi tempi non sono i nostri e con la perseveranza e la preghiera tutto arriva nel momento giusto …Quindi grazie per il tuo immenso amore, grazie perché mi fai sentire amata da te ma anche dal fratello, grazie perché tutto quello che permetti nella mia vita è per il mio bene e grazie perché stai compiendo meraviglie nella mia vita !!! ❤

Be the first to comment on "La giornata del cammino giovani di Pisa: due testimonianze al prezzo di una"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*