di Redazione
È dedicata al concetto di invisibile la ventiduesima edizione del Festival della Mente che si tiene a Sarzana, città candidata a Capitale italiana della Cultura 2028. In programma 34 eventi, a cui si aggiungono 11 appuntamenti per bambini e ragazzi, con oltre 50 protagonisti.
Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione della XXII edizione del Festival della Mente, che si svolgerà a Sarzana da venerdì 29 a domenica 31 agosto, e che quest’anno affronta, con la sua consueta impostazione multidisciplinare, il tema dell’invisibile. Il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, città candidata a Capitale italiana della Cultura 2028, ed è diretto da Benedetta Marietti. In apertura la lectio magistralis di Paolo Magri, presidente del Comitato Scientifico dell’ISPI, dedicata alle mutazioni geopolitiche in corso.
Questa edizione del festival si interroga su quanto conosciamo di ciò che esiste ma non appare agli occhi e invita a riflettere su un pregiudizio: quello secondo cui, semplicemente, ciò che non vediamo non esiste. Afferma Benedetta Marietti: «Superare il confine di ciò che non vediamo è di per sé un gesto sovversivo e un atto di responsabilità, di ascolto, di empatia e di apertura verso l’altro per infrangere il velo dell’abitudine e dell’indifferenza. Chi si avvicina all’invisibile, infatti, non può più ignorarlo».
Con oltre 50 relatrici e relatori nel corso dei tre giorni del festival si approfondiranno le infinite abilità della natura, il laboratorio per eccellenza dell’invisibile, si parlerà del vuoto che non è il nulla ma uno stato brulicante di energia, e di come sono cambiati i fondali oceanici e con loro il nostro pianeta. Invisibili sono anche i processi della nostra mente: si scoprirà come reagisce agli algoritmi, come prende decisioni, come si plasma attraverso l’esperienza. Si parlerà delle guerre di nuova generazione, non combattute sul campo, ma che minano le reti e i flussi di dati.
Letteratura, poesia, arte, musica saranno protagoniste di numerosi appuntamenti e si riveleranno, ancora una volta, gli strumenti che più di altri ci permettono di superare i confini del visibile. Un incontro sarà dedicato ad alcuni testi della Bibbia, nella quale l’invisibile non è l’opposto del visibile, ma il suo lato nascosto. Si parlerà anche di persone che la distorsione delle fonti vuole invisibili, come le donne nel Medioevo, in realtà molto attive nella società. E di persone le cui storie sono invisibili come i minori vittime di guerra e i migranti, che continuano a essere non visti nelle comunità di arrivo.
Si approfondirà, attraverso una pratica meditativa di gruppo, la forza evocativa dei miti e il loro influsso determinante sulla psiche umana. Si racconteranno personaggi e vite invisibili attraverso il cinema e il teatro. Si parlerà anche dei maestri di ogni epoca e dell’invisibile processo di trasmissione del sapere. In questa edizione, inoltre, molti saranno i dialoghi tra voci diverse e complementari per formazione e approccio, che si confronteranno sul tema.
La stessa modalità multidisciplinare di ricerca viene estesa anche al palinsesto dedicato ai più piccoli e ai giovani, con una serie di laboratori e spettacoli dedicati all’invisibile a cura di Francesca Gianfranchi. Anche quest’anno, la città si animerà con il ricco ciclo di appuntamenti dell’extraFestival.
La manifestazione conta sull’impegno e l’entusiasmo di 250 volontari, studentesse e studenti delle università di tutta Italia e delle scuole superiori del territorio.
Il programma dell’edizione 2025:
https://www.festivaldellamente.it/it/category/edizione-attuale/2025-it

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