Speciale convocazione Giubilare del Rinnovamento: le testimonianze – 3

di Emiliano Tognetti

Riceviamo ed inoltriamo la testimonianza di un’adolescente che era presente alla 40° Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo.

Buona lettura:

“Mi chiamo Giusy e ho quasi 17 anni.

Il 22 aprile sono partita per Rimini con il gruppo del Rinnovamento del Sacro Cuore di Pisa, che è il gruppo che frequento abitualmente da poco più di un anno. Ho trascorso quattro giorni lodando, invocando, cantando e ringraziando il Signore: un’esperienza a dir poco fantastica. Prima di partire pensavo che probabilmente stare 12 ore, per tre giorni, in un capannone, a lodare in continuazione, a cantare al Signore, potesse essere una bella esperienza, ma anche un po’ pesante e forse stancante. Pensavo che fosse qualcosa più per adulti, che per una ragazza di 16/17 anni come me, con un percorso di fede nemmeno tanto lungo. Sapevo che probabilmente ci sarebbero stati alcuni giovani, anche della mia età, ma non avrei mai pensato una cosa così: sono stata coinvolta in delle preghiere di invocazione allo Spirito Santo e altri tipi di attività riservati a soli giovani! Inizialmente quando me lo proposero, volevo rimanere con mia madre, ma per curiosità e perché tanto ero dell’idea che non importasse il luogo e con chi, ma l’importante era pregare, sono andata per seguire quel “breve cammino” che avevano preparato per noi giovani. E’ un esperienza che ripeterei all’infinito. Tanti giovani tra i 14 e i 20 anni circa che lodavano, cantavano, invocavano, ringraziavano e benedivano il Signore con una gioia nel cuore indescrivibile, contagiosa. Ho iniziato a sentire le persone accanto a me, come una famiglia e abbiamo pregato come se fossimo stati un’ unica bocca che lodava e un unico cuore colmo di un amore immenso per Gesù. Un’ esplosione di gioia e amore che si trovava nell’aria e non c’era spazio per nessun sentimento negativo. Ringraziavo e ringrazio il Signore perché ha acceso in me un ulteriore luce di speranza, una speranza che mi ha fatto venir voglia di essere circondata ogni momento da persone così: con il cuore pieno di amore per Gesù e credo fermamente che un giorno il Signore renderà possibile tutto ciò, anche con i miei amici.
 In ogni sguardo, parola, stretta di mano, abbraccio, c’era Gesù e tutto ciò era emozionante.
Pesante? Come ho potuto pensare potesse essere pensante!!!
Ogni volta che terminava la giornata avevo sempre più voglia di continuare a cantare e lodare!!
Quando tornavo in hotel continuavo a cantare nella testa le canzoni della giornata, era tutto perfetto.
Molti sono stati gli avvenimenti che mi sono rimasti impressi, in quanto significativi: come quando un sacerdote è passato con la croce di legno e noi dovevamo attaccare sopra dei cuori fatti ad adesivo. Con quel gesto significava lasciare tutto ciò che turbava, qualunque dolore, ogni cosa sulla Croce del Signore. Ho poi ascoltato la testimonianza di quel sacerdote, preparata proprio per noi giovani e di quelle parole mi porto molto nel cuore, è stato un grande insegnamento. Sapevo già che il Signore usa le persone come strumento per gli altri, ma quella è stata una grandissima dimostrazione. Ho ascoltato anche altre testimonianze di alcune ragazze, che in certi momenti sembravano ritraessero la mia vita, quella vecchia, quella che ero, e ciò mi ha commosso, perché capivo quanto il Signore fosse sempre stato presente nelle nostre vite e quante volte ci avesse salvato.
Spettacolare è stato l’ultimo giorno: dopo aver fatto la preghiera comunitaria, abbiamo come ricevuto di nuovo il Sacramento del Battesimo ed è stato toccante, perché ha rappresentato un nuovo inizio, ancora più colmo di Gesù. Alla fine ci siamo inginocchiati di fronte alla croce: un momento di grande guarigione e liberazione.
Di tutto questo mi porto nel cuore ogni momento, ma sopratutto una luce nuova e una voglia incredibile di essere usata come strumento , affinché tutti si convertano, perché se il mondo avesse provato solo 1/1000 di quello che mi ha donato il Signore, cambierebbe idea e capirebbe che non vale la pena sprecare tempo con tutto ciò che appartiene a questa terra, ma vale la pena ringraziare a vita Dio per quello che ha fatto e fa per noi, per sempre.”

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