Evangelizzazione: gioia e tristezza negli uomini (II° parte)

di Emiliano Tognetti

(segue) Dico questo perché la Rivelazione, ci pone di fronte due realtà: una spirituale ed una materiale. Divide poi la realtà spirituale in due regni: il paradiso e l’inferno, ovvero il bene ed il male, e la realtà materiale come creata da Dio e posta, col peccato originale, sotto il dominio del “principe di questo mondo”, che è Satana (Gv 16,8-15) che è già stato condannato e vinto dalla morte di Cristo, ma a cui è lasciato operare il male perché l’uomo possa aderire a Cristo ed al Regno di Dio con il suo “sì” e la sua libertà.

Non ha caso, San Paolo stesso paragona il cristiano ad un soldato e ci invita a rivestirci “dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.” (Ef 6,11-20).

Questo vuol dire che siamo sotto un dominio incontrastato del male? No assolutamente! La nostra battaglia si combatte ogni giorno, fino alla fine della vita!

Dobbiamo essere coscienti che il demonio esiste, che tutta la Parola di Dio, dalla Genesi all’Apocalisse ci parla di lui e che “Dio ha creato l’uomo per l’immortalità; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.” (Sap 2,23-24).

Questa deve essere la consapevolezza che ci spinge ad evangelizzare! Che noi dobbiamo portare a Cristo le persone per trarle via dal regno della morte, che poi è il dominio e l’eredità di Satana e del serpente.

Dobbiamo fare quindi leva sulla paura e sull’incutere terrore nei cristiani? Questo dobbiamo ottenere, per tornare a certe superstizioni dei secoli bui? Assolutamente no!

Tutto deve essere fatto in funzione di Cristo e della vita eterna! Perché Lui ha già vinto il mondo e ci ha dato le armi perché possiamo vincere la nostra battaglia e portare più fratelli possibile alla Vita!

Essere consapevoli del male, è il primo passo per sconfiggerlo! E per scoprirne le cause! E qui si apre una parentesi, che affronto brevemente.

Il male, essendo l’uomo un essere spirituale e materiale, ha due origini: una spirituale ed una naturale e di norma, i mali si affrontano con armi fra loro complementari!

Il male naturale, deve essere conosciuto ed analizzato dalla scienza e nella natura Dio ha posto i rimedi per quelle cause naturali: malformazioni genetiche, malattie, comportamenti insicuri etc. che Dio intervenga con la sua Grazia e compia miracoli è ovvio, Lui essendo il Creatore, può intervenire liberamente su ciò che è suo! Ma di norma nella scienza troviamo le risposte ai mali naturali, perché anch’essa è dono di Dio e frutto dell’ingegno umano!

Il male spirituale, deve essere conosciuto ed affrontato con le armi spirituali: preghiera, digiuno, sacramenti etc. amministrati con la Chiesa e nella Chiesa che è la via piena per incontrare Gesù realmente nella nostra vita!

Questa distinzione è importante per non cadere nella tentazione di confondere i piani; un esempio per tutti: dall’esorcista si va dopo che si è andati dal medico, dallo psichiatra, dallo psicologo etc. NON prima! Prima si cerca la causa del male nella natura, poi nelle cause soprannaturali (fatta eccezione per casi particolari, ovviamente!) ed è lo stesso iter per i miracoli: prima di attribuirli direttamente alla Grazia di Dio, che opera in maniera straordinaria, si cercano le cause nella naturalezza, ed è compito primario della Scienza dire che quel fenomeno “è scientificamente inspiegabile”! Notare bene, che prima che parta la parte spirituale, la Chiesa si affida alla scienza per fare il primo passo nel discernimento, non la bypassa, anzi..

Questo per far capire che del demonio, non bisogna avere paura e che arrivare a parlare di nuovo di lui oggi, è fare un servizio a Cristo ed alla sua vittoria ed a renderci più consapevoli che “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi” (Gal 5,1) e che noi siamo eredi del Regno di Dio perché siamo prima stati sottratti dal regno di satana che ci vuole morti e poi incamminati verso il Paradiso che è la pienezza della nostra felicità in Cristo.

Per motivi di spazio mi fermo qui, riservandomi di approfondire ed inquadrare meglio questo discorso, qui solo malamente accennato, per far comprendere meglio il senso e la dinamica di queste parole.

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